Costa Valle Imagna - Guida Turistica

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 La Valle Imagna e uno dei bacini idrografici della cerchia prealpina. Il territorio della Valle Imagna e ricchissimo di fenomeni carsici, si tratta infatti di una delle zone della provincia bergamasca che presenta il piu alto numero di cavita naturali. Ci sono circa 110 grotte catastate e 140 conosciute, in totale 250, a cui si aggiungono altre che nessuno mai ha scoperto e tantomeno esplorato. Todesk -Cà Gazzoli-Cà Bagazzino: area molto bella dal punto di vista dei boschi. All'interno di essi si trovano numerose grotte, ma soprattutto ci sono numerosi monoliti carsici, ovverosia grossi massi di Dolomia Principale chiara scavati dall'erosione che sporgono dal suolo. Particolarmente bello è anche la formazione di carso a blocchi, in cui numerosi campi solcati e fratture tettoniche dividono il suolo in numerose zone separate tra di loro. Val de la Catoi-Valpiana: come a Cà Todesk questa zona è molto bella e somiglia alla precedente. All'interno dei boschi si trovano numerose grotte e ci sono numerosi monoliti carsici, ovverosia grossi massi di Dolomia Principale chiara scavati dall'erosione che sporgono dal suolo. Particolarmente bello è anche la formazione di carso a blocchi, in cui numerosi campi solcati e fratture tettoniche dividono il suolo in numerose zone separate tra di loro.
  Brodelli-Albenza: area compresa tra i 1200 e i 1400m. Vasti pascoli con rocce bianche affioranti e boschi di faggi e betulle occupano questa zona. Particolarmente bella è la cresta dell'Albenza, con uno splendido panorama (pianura e prealpi/alpi lombarde). Per quanto riguarda le escursioni che si possono svolgere da Costa ci sono tante piccole gite. Costa-Valsecca (segnavia CAI n°574): si parte dalla frazione di Cà Todesk (990m) e si arriva sino a Valsecca. Questa breve escursione è abbastanza bella, ci si mette circa 30 minuti. Il cammino si svolge lungo una antica mulattiera che passa nei prati. Nella prima parte Il pendio è dolce, mentre a cento metri di distanza si apre una zona molto rocciosa alquanto bella con numerose grotte (circa 30 in 1 Km2). Proseguendo la mulattiera scende sempre leggermente in zone sempre abbastanza pianeggianti vicino ad alcune stalle. Uscendo dal sentiero possiamo visitare il Grande Faggio o Fö döl Paulì, enorme faggio con un diametro di circa 2m posto nella parte finale di un grosso prato. Si incontrano alcuni rustici e una cappelletta, quindi si sbuca nella frazione Cimalprato (800m), la mulattiera attraversa la frazione di Caffarino e arriva al centro di Valsecca, dopo essere passata sotto al portico di Cascutelli. Tempo di percorrenza: 1ora. Costa-Pertusino: si parte dalla frazione di Cà Todesk (990m) e si arriva sino al Pertusino (1180m).Il sentiero è raggiungibile da più punti posti a fianco alla strada Costa-Valsecca. Il sentiero è in generale molto bello, anche se si percorre velocemente (30 minuti).Nel tratto che parte da Cà Todesk il cammino attraversa un prato di lamponi, poi si inoltra nel bosco. All'inizio è pianeggiante e raggiunge subito una zona rocciosa, vicino ad alcune pareti, nell'ultima parte è abbastanza ripido e compie numerosi saliscendi superando piccole valli. Si arriva ad una costruzione per la captazione di una piccola sorgentella e dopo 100m si raggiunge il Pertusino, convento di frati, ormai abbandonato. Da qui, proseguendo sulla destra si può arrivare alla Passata, mentre a sinistra si trova un piccolo roccolo e il sentiero che conduce al Pertüs (Laghetto).
  Pertusino-Passata: dal Pertusino (1186m) si arriva sino alla Passata (1224m). Questo percorso è abbastanza lungo: per farlo occorre circa1ora e mezzo. Il sentiero sta più o meno in costa, però spesso è costretto a fare delle brusche salite e discese per evitare strapiombi. In totale ci sono circa 20 saliscendi, che lo rendono abbastanza faticoso e si percorre un dislivello totale di circa 200m. Il cammino è veramente piacevole: il panorama è splendido, da una parte si vede il Monte Resegone (1875m), dall'altra gli strapiombi che con alcuni salti arrivano sino a Valsecca (800m). Il percorso inizia alla sinistra dell'ex convento, dopo poco si raggiunge il Passo del Pertüs e si attraversa il Ponte degli Spagnoli, dopo il quale si dipartano due sentieri uno per la vetta dell'Ocone e per le creste e l'altro per la Passata. Noi seguiamo quest'ultimo. Più volte si attraversano piccoli ghiaioni, poi nell'ultimo tratto il sentiero si fa più pianeggiante e anche il paesaggio circostante diventa meno aspro. Incontriamo una cappelletta, una casa con un bel prato e dopo 400m la Passata. Da qui sono possibili numerosi collegamenti: con Valsecca (1ora), con Rota d'Imagna (1½ora), con Brumano (1ora e 15minuti), con la Capanna Monza (30 minuti), con la vetta del Resegone (sentiero delle creste, 3ore). Pertusino-Passata (sentiero di cresta): dal Pertusino (1186m) si arriva sino alla Passata (1224m). Questo percorso è abbastanza lungo: per farlo occorrono circa 2ore e mezzo. Il sentiero sale sulle numerose creste delle Camozzere: la prima è l'Ocone (1410m), la terza e ultima la Corna Camozzera (1452m). Da qui sono possibili numerosi collegamenti: con Valsecca (1ora), con Rota d'Imagna (1½ora), con Brumano (1ora e 15minuti), con la Capanna Monza (30 minuti), con la vetta del Resegone (sentiero delle creste, 3ore). Laghetto-Pertusino: il sentiero parte dal Laghetto o Pertüs e arriva al Pertusino, dove c'è un'ex convento dei frati. Il primo tratto è lungo una strada sterrata, al termine di questa si attraversa un bosco di faggi alla sinistra del Monte Picchetto (1310m) e si raggiunge poi il Ristorante Pertusino (1182 m) e poi il Pertüs (1214m). Tempo di percorrenza: 20 minuti.
  Costa-Cà Mazzoleni (segnavia CAI n°573): dalla frazione Rale di Costa una mulattiera scende sino a Cà Mazzoleni, frazione di S.Omobono Imagna. Il sentiero è molto bello, passa nei boschi di carpini. Ci si impiega circa 1 ora. La mulattiera dopo 100m incontra sulla destra un faggio secolare con un'effigie della Madonna della Cornabusa. Il percorso continua sino ad arrivare a Cà Mazzoleni, continua poi lungo le contrade di Rizzolo e Cà Quadre, a questo punto si percorre Via Brigata Lupi e si giunge alla chiesa di Mazzoleni. Costa-Laghetto: il sentiero parte da Cà Bagazzino e sale sino alla Forcella. Ci si impiega 45 minuti. Il percorso attraversa inizialmente un grande prato, poi si entra in un fitto bosco di faggi. Dopo un bel tragitto si arriva ad un roccolo in una radura. Appena sopra incontriamo la pista da fondo, il sentiero ricomincia sopra questa e dopo poco sbuca alla Forcella, chiamata più comunemente Laghetto, dato che c'è un piccolo stagno. Costa-Laghetto: il sentiero parte dal centro del paese e sale sino alla Forcella. Si sale lungo il ripido prato dove c'è lo skilift. Nella parte terminale incontriamo la Cascina Egle e superiamo la strada provinciale. La mulattiera ricomincia e passiamo presso un rustico e poi vicino ad un roccolo. Incontriamo la pista da fondo e la seguiamo per 50m verso il Resegone. Arriviamo ad un bivio: giriamo verso sinistra e poco dopo arriviamo al Laghetto. Tempo di percorrenza: 1ora e 20minuti.
  Forcella-M.Tesoro: il sentiero parte dalla Forcella (1296m) e arriva in cima al Monte Tesoro (1432m). Il sentiero è abbastanza breve (15 minuti), ma veramente bello. La parte iniziale attraversa un grande prato, poi segue un tratto boschivo e si arriva nuovamente ad un prato, si cammina sulla cresta e dopo poco si raggiunge uno skilift ormai non più utilizzato. Inizia nuovamente il bosco, che termina dopo 150m, quando si arriva in corrispondenza di un altro prato che conduce direttamente alla vetta. Quest'ultimo tratto è veramente bello perché da un lato si può vedere la pianura e dall'altro le montagne. La panoramica è molto ampia perché è la vetta più alta dell'Albenza (eccettuata la Corna Camozzera). Valpiana-Cornabusa (segnavia CAI n°572): il sentiero parte da Valpiana, frazione di Costa, di fronte al ristorante Primula, e giunge sino al santuario della Cornabusa (S.Omobono Imagna). Il primo tratto del cammino è lungo una strada sterrata, inizia poi la vera e propria mulattiera che porta ad un prato con un rustico (stalla dei Barbis). Si attraversa un bosco di betulle, poi un prato alla cui estremità destra il percorso si fa più ripido e panoramico. Ci sono numerosi tornanti sopra pareti di roccia ed infine si arriva alla Grotta della Cornabusa, dove c'è il santuario, che è raggiungibile anche in automobile da Cepino (frazione di S.Omobono Imagna). Il tempo di percorrenza è di circa 45 minuti.
  Costa-Brodelli-Valcava (segnavia CAI n°573): il sentiero parte dalla frazione Cà Geraglio. La mulattiera parte alla destra di un campo di bocce, attraversa numerosi boschi di faggi e prati e porta alla frazione Brodelli (nella quale a Maggio è possibile vedere i prati pieni di narcisi e molti maggiociondoli fioriti).Da qui si prosegue lungo la strada provinciale sino a Valcava. Tempo di percorrenza: 1½ora. Rale-Tribulina del Ciapa: il sentiero parte dal lavatoio sotto il Paer, vicino alla frazione Rale. Si segue inizialmente una strada sterrata, poi al primo traliccio si scende verso sinistra, dove c'è un roccolo. Il cammino continua nella prima parte in piano passando a fianco alla Grotta dei Ragni, scende poi superando numerose valli. Infine giunge alla Tribulina del Ciapa, piccola cappella. Tempo di percorrenza: 30 minuti. Brodelli-Roncola S.Bernardo: il sentiero parte dai Brodelli (piccola frazione posta a 1200m). Una lunga mulattiera procede costeggiando la montagna. Si passa in grossi prati e dopo quasi 2Km si raggiungono due stalle, oltre le quali la mulattiera procede scendendo attraverso un bel bosco vicino ad alcune pareti di roccia bianca. Infine si arriva alla frazione Ronco (1050m) di Roncola S.Bernardo.